zucca al forno

Zucca al forno

La verdura invernale per eccellenza. La adoro in tutte le salse, ma forse cotta al forno in questo modo è quella che preferisco, poiché rimane croccante fuori e morbida al suo interno, con un sapore quasi caramellato che viene contrastato da quello aromatico dell’olio utilizzato in cottura.

Ingredienti:

  • Zucca (io adoro la Delica, ma voi potete usare quella che preferite)
  • Olio extravergine di oliva
  • Aglio
  • Salvia
  • Timo
  • Rosmarino

Procedimento:

Prima di tutto accendere il forno a 250°C, quindi prendere la zucca e lavarla bene sotto l’acqua corrente, poi tagliarla a fette spesse circa 3-4 cm. Riporre le fette di zucca su una teglia con carta da forno (io utilizzo la carta da forno riutilizzabile in teflon) e infornare per circa 15 minuti.

zucca a fette in forno

Nel frattempo, prendere un pentolino e versare l’olio extravergine di oliva (basterebbe metterne il necessario per ungere tutti i pezzi di zucca, ma se dovesse avanzare è ottimo come condimento da utilizzare nei giorni successivi per insalate o altre verdure crude!) e aggiungere lo spicchio d’aglio schiacciato e le erbe aromatiche spezzate con le dita per facilitarne la fuoriuscita degli oli essenziali. Portare a bollore e spegnere.

olio aromatizzato

Quindi, tirare fuori la teglia con le fette di zucca e versarci sopra l’olio, quindi rimettere il tutto in forno e lasciare cuocere per altri 20-25 minuti circa.

olio su zucca al forno

Nel caso si scurisse troppo la superficie esterna abbassare il forno a 200°C. La zucca deve risultare molto morbida all’interno (provare ad infilzarla con una forchetta), ma avere una bella crosticina esterna.

zucca al forno cotta

Miele d'acacia

Miele

Il miele è un dolcificante naturale, con un potere edulcorante leggermente superiore a quello del comune zucchero (di canna o di barbabietola), dovuto al fatto che gli zuccheri al suo interno (i monomeri fruttosio e glucosio) si trovano separati e non aggregati a formare il saccarosio (disaccaride).
Inoltre, rispetto allo zucchero ha un contenuto maggiore di acqua (circa un 20% in più, che determina un minore apporto calorico), di amminoacidi, di enzimi, di vitamine, di minerali (come sodio, potassio e fosforo) e di composti fenolici, importanti per definire i benefici che il miele apporta alla salute.

Il miele ha, per esempio, proprietà antiossidanti, immunomodulanti e antimicrobiche e, per questo, la medicina popolare lo ha da sempre utilizzato per combattere/alleviare le infezioni delle alte vie respiratorie. Il miele sembrerebbe avere, dai risultati di una revisione sistematica e una meta-analisi, un’efficacia maggiore rispetto a quella di diversi medicinali normalmente utilizzati per il miglioramento dei sintomi delle infezioni del tratto respiratorio superiore, fornendo un’alternativa ampiamente disponibile ed economica agli antibiotici, oltre a rallentare la diffusione della resistenza antibiotica[1].

Ha anche un’azione lassativa, che lo rende particolarmente utile in caso di stipsi ostinata, ma controindicato nelle dissenterie, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, allergie e diabete scompensato[2].

Diversi studi hanno, infine, enfatizzato il ruolo del miele nell’attenuare i rischi nella patogenesi dell’aterosclerosi, attribuibili principalmente ai composti fenolici presenti nel miele[3].

Dunque, nonostante siano certamente necessari ulteriori studi sulle svariate proprietà di questo “cibo degli dei”, è sicuramente consigliabile inserirlo nella nostra alimentazione, senza però eccederne, trattandosi pur sempre di una sostanza dolcificante.

Lo si può utilizzare come sostituto dello zucchero per dolcificare bevande (ottima la soluzione di acqua, succo di limone fresco e miele per contrastare la stipsi ostinata) o torte/biscotti fatti in casa, ma anche essere abbinato ai formaggi o spalmato sul pane con il burro o la ricotta per una colazione nutriente, gustosa e saziante.

N.B. Non si deve somministrare ai bambini con età inferiore ai 12 mesi (meglio se inserito a partire dai 2 anni, in quanto l’OMS consiglia non far consumare zuccheri aggiunti a bambini con età inferiore), per il rischio di botulismo infantile. Infatti, le api possono raccogliere le spore di “Clostridium botulinum” insieme al nettare. Queste spore possono resistere nel miele ed essere ingerite con il consumo di questo alimento. I bambini molto piccoli non possiedono ancora una flora intestinale completa, per cui il loro intestino rappresenta un ambiente favorevole per la germinazione delle spore e per la successiva la produzione della tossina, che causa il botulismo. Il botulismo è una sindrome che determina paralisi generale del corpo, con conseguente morte per soffocamento.
Questo pericolo non consiste negli adulti e nei bambini più grandi avendo una flora intestinale completa, che non permette alle spore di trovare terreno fertile per la germinazione.

__________________________

[1] Abuelgasim H, Albury C, Lee J. Effectiveness of honey for symptomatic relief in upper respiratory tract infections: a systematic review and meta-analysis. BMJ Evid Based Med. 2020 Aug 18:bmjebm-2020-111336. doi: 10.1136/bmjebm-2020-111336. Epub ahead of print. PMID: 32817011.

[2] F. Aufiero, M. Pentassuglia; Il ruolo nutrizionale e terapeutico degli alimenti; Vis Sanatrix Naturae;  Roma (2015)

[3] Nguyen HTL, Panyoyai N, Kasapis S, Pang E, Mantri N. Honey and Its Role in Relieving Multiple Facets of Atherosclerosis. Nutrients. 2019 Jan 14;11(1):167. doi: 10.3390/nu11010167. PMID: 30646548; PMCID: PMC6356546.

Falafel

Falafel

I legumi dovrebbero venire consumati almeno 2-3 volte/settimana, ma spesso ci si annoia di mangiarli in insalata. Fortunatamente sono alimenti molto versatili, che si prestano bene a molte ricette.
I falafal o felafel sono una di queste preparazioni, polpettine di ceci (ma si possono fare con qualunque legume) ottime da abbinare a delle salsine. Nel mio caso ho utilizzato della maionese fatta in casa (ti sei perso la ricetta? Clicca qui).
Ingredienti:
  • 70 gr. di ceci secchi (ottimi anche i fagioli o altri legumi)
  • 1/4 di cipolla
  • 1 piccolo spicchio d’aglio
  • qualche foglia di prezzemolo
  • mezzo cucchiaino di cumino in polvere
  • un pizzico di sale
  • pepe q.b.
  • a piacere, semi di sesamo
  • abbondante olio extravergine di oliva (per friggere)

Procedimento:

Lasciare in ammollo i ceci (o altri legumi) per almeno 24 ore, quindi scolarli e metterli in un mixer insieme a tutti gli altri ingredienti, fatta eccezione per l’olio extravergine di oliva. Azionare il mixer alla massima potenza e frullare bene i ceci, avendo l’accortezza di tanto in tanto di stoppare il mixer e di mescolare gli ingredienti con un cucchiaio, per rendere omogeneo il composto, che dovrà risultare completamente tritato, asciutto e leggermente granuloso.
Quindi, lasciarlo riposare almeno 30 minuti in frigorifero (può essere lasciato in frigorifero coperto anche 1-2 giorni). Formare delle palline con l’impasto poco più grandi di una noce, quindi schiacciarle leggermente al centro per appiattirle. A questo punto si possono, a piacere, impanare nei semi di sesamo.
Infine, friggere i falafel in abbondante olio extravergine di oliva bollente (150-160°C), in modo che i falafel siano completamente sommersi, per 5-6 minuti (girandoli a metà cottura). Quando saranno belli dorati, scolarti e lasciarli asciugare su della carta assorbente.

Maionese fatta in casa

Maionese

La maionese viene spesso associata ai cibi spazzatura, sei sicuro che sia proprio così?
In realtà è una salsa ottima come accompagnamento a molte pietanze, utile per aggiungere grassi buoni e proteine nobili. Inoltre, favorisce i processi digestivi grazie allo stimolo che svolge sulla colecisti.
Ovviamente sto parlando della maionese fatta in casa, utilizzando questo semplicissimo procedimento…

Ingredienti:

  • 1 uovo biologico intero
  • circa 100-120g di olio (consiglio un olio extravergine di oliva delicato come quello ligure o del Garda. Bene anche l’utilizzo di olio di semi, ma accertarsi che siano stati spremuti a freddo!)
  • 1-2 cucchiaini di succo di limone
  • un pizzico di sale

Procedimento:

Inserire l’uovo nel bicchiere del frullatore ad immersione e coprirlo per circa il doppio del suo volume con l’olio. Aggiungere un pizzico di sale e 1 cucchiaino di succo di limone.
Azionare il frullatore ad immersione, spingendolo fino in fondo al bicchiere e tenerlo fermo fino a quando non avrà montato (circa 1-2 minuti).
Assaggiare e, a piacere, aggiungere ancora un po’ di limone.
Conservare in frigorifero in un vasetto di vetro per 3-4 giorni.

frittata di patate

Frittata di patate

Un ottimo pasto per sportivi.
Fonte di energia di pronto impiego grazie all’amido delle patate, di potassio (apportato sempre dalle patate) e di proteine nobili delle uova è perfetto per tutte quelle persone che praticano sport e sono spesso soggetti a crampi muscolari. Utile anche come pasto serale per l’azione sedativa del potassio.

Ingredienti:

  • 2 uova biologiche
  • 150g di patate
  • olio extravergine di oliva q.b.

Procedimento:

Tagliare le patate a piccoli dadini, quindi far scaldare un filo d’olio extravergine in padella antiaderente e rosolare i dadini di patate per circa 15 minuti fino a quando saranno morbidi.
Nel frattempo, sbattere le uova in una ciotola e aggiungerci le patate cotte.
Versare 2-3 cucchiai di olio extravergine di oliva in padella, quando sarà ben caldo, aggiungere il composto di uova e patate e incoperchiare; cuocere per circa 5 minuti. Girare, quindi, la frittata con l’ausilio di un coperchio e cuocere altri 2-3 minuti.

Call Now ButtonContattami