Miele d'acacia

Il miele è un dolcificante naturale, con un potere edulcorante leggermente superiore a quello del comune zucchero (di canna o di barbabietola), dovuto al fatto che gli zuccheri al suo interno (i monomeri fruttosio e glucosio) si trovano separati e non aggregati a formare il saccarosio (disaccaride).
Inoltre, rispetto allo zucchero ha un contenuto maggiore di acqua (circa un 20% in più, che determina un minore apporto calorico), di amminoacidi, di enzimi, di vitamine, di minerali (come sodio, potassio e fosforo) e di composti fenolici, importanti per definire i benefici che il miele apporta alla salute.

Il miele ha, per esempio, proprietà antiossidanti, immunomodulanti e antimicrobiche e, per questo, la medicina popolare lo ha da sempre utilizzato per combattere/alleviare le infezioni delle alte vie respiratorie. Il miele sembrerebbe avere, dai risultati di una revisione sistematica e una meta-analisi, un’efficacia maggiore rispetto a quella di diversi medicinali normalmente utilizzati per il miglioramento dei sintomi delle infezioni del tratto respiratorio superiore, fornendo un’alternativa ampiamente disponibile ed economica agli antibiotici, oltre a rallentare la diffusione della resistenza antibiotica[1].

Ha anche un’azione lassativa, che lo rende particolarmente utile in caso di stipsi ostinata, ma controindicato nelle dissenterie, rettocolite ulcerosa, morbo di Crohn, allergie e diabete scompensato[2].

Diversi studi hanno, infine, enfatizzato il ruolo del miele nell’attenuare i rischi nella patogenesi dell’aterosclerosi, attribuibili principalmente ai composti fenolici presenti nel miele[3].

Dunque, nonostante siano certamente necessari ulteriori studi sulle svariate proprietà di questo “cibo degli dei”, è sicuramente consigliabile inserirlo nella nostra alimentazione, senza però eccederne, trattandosi pur sempre di una sostanza dolcificante.

Lo si può utilizzare come sostituto dello zucchero per dolcificare bevande (ottima la soluzione di acqua, succo di limone fresco e miele per contrastare la stipsi ostinata) o torte/biscotti fatti in casa, ma anche essere abbinato ai formaggi o spalmato sul pane con il burro o la ricotta per una colazione nutriente, gustosa e saziante.

N.B. Non si deve somministrare ai bambini con età inferiore ai 12 mesi (meglio se inserito a partire dai 2 anni, in quanto l’OMS consiglia non far consumare zuccheri aggiunti a bambini con età inferiore), per il rischio di botulismo infantile. Infatti, le api possono raccogliere le spore di “Clostridium botulinum” insieme al nettare. Queste spore possono resistere nel miele ed essere ingerite con il consumo di questo alimento. I bambini molto piccoli non possiedono ancora una flora intestinale completa, per cui il loro intestino rappresenta un ambiente favorevole per la germinazione delle spore e per la successiva la produzione della tossina, che causa il botulismo. Il botulismo è una sindrome che determina paralisi generale del corpo, con conseguente morte per soffocamento.
Questo pericolo non consiste negli adulti e nei bambini più grandi avendo una flora intestinale completa, che non permette alle spore di trovare terreno fertile per la germinazione.

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[1] Abuelgasim H, Albury C, Lee J. Effectiveness of honey for symptomatic relief in upper respiratory tract infections: a systematic review and meta-analysis. BMJ Evid Based Med. 2020 Aug 18:bmjebm-2020-111336. doi: 10.1136/bmjebm-2020-111336. Epub ahead of print. PMID: 32817011.

[2] F. Aufiero, M. Pentassuglia; Il ruolo nutrizionale e terapeutico degli alimenti; Vis Sanatrix Naturae;  Roma (2015)

[3] Nguyen HTL, Panyoyai N, Kasapis S, Pang E, Mantri N. Honey and Its Role in Relieving Multiple Facets of Atherosclerosis. Nutrients. 2019 Jan 14;11(1):167. doi: 10.3390/nu11010167. PMID: 30646548; PMCID: PMC6356546.

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